Specchio
il volto che rimandano i bagliori
dello specchio sbilenco
mi guarda…
l’insulto del tempo
indifferente non mi ferisce
(l‘abitudine lenta ai guasti preserva
da improvvisi stupori…)
è la meraviglia
assente dall’iride
aperta a visioni ormai note
è la lascivia dei giorni
che incomincia adesso
a scavare nel fondo
e mi aspetta in agguato
ridendo sguaiata
del mio terrore.
Maria Rosa Giannalia
6 aprile 2006
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