lunedì 7 settembre 2015

Bellezza e poesia

Come agisce nella mente di un bambino la bellezza di un paesaggio, di un'opera d'arte, di una città?
Vivere nella bellezza è una fortuna che càpita a pochi , specie nella nostra società orientata non al bello ma all'utile e che non si fa scrupolo di dissipare le risorse naturali o artistiche a vantaggio dell'economia di mercato.
Tuttavia si può ancora educare alla bellezza. I bambini hanno la capacità di sentirla ed apprezzarla e, naturalmente, farla propria. E' un processo cui dovrebbe essere informata tutta l'azione educativa, a partire dalla famiglia, e didattica, a partire dalla scuola. Perché la bellezza gratuita è uno dei massimi valori che produce sentimenti molto vicini alla felicità di cui tutti abbiamo bisogno.
Pubblico qui di seguito alcuni versi scritti da un bambino di otto anni mentre contempla la sua città.


Il mattino di Venezia

Ecco
le prime luci del mattino alzarsi maestose
su Venezia,
la notte sembra avere paura
davanti a questo meraviglioso incanto
e scappar via
come se questo avvenga per magia.

Tramonto

Ecco
le prime ombre della sera
scendere su Venezia.
Il sole, debole, sta riflettendo
i suoi ultimi raggi sul cielo
il quale prende un colore azzurro, terso, chiaro.
I lampioni accesi sembrano tante lucciole
che prendono forma di grappoli.
Ecco ormai il sole tramontare
ora incomincia il crepuscolo,
poi, la notte.


Gianfranco Bognolo

Venezia, settembre 1964

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