giovedì 7 giugno 2018

Píntame angelitos negros


Poche volte mi è capitato di ascoltare  con passione e commozione un testo così bello come quello che stamattina ho sentito nell'interpretazione di Margarita Medina, un'allieva del corso di scrittura autobiografica per stranieri presso l'associazione Arcoiris di Quartu Sant'Elena. Margarita è una donna minuta, timida  e con uno sguardo dolcissimo, ma quando ha iniziato a leggere la poesia si è infiammata di un vigore  scenico che ha prodotto in tutti noi un ammirato silenzio. I miei occhi sono andati per loro conto e lacrime di commozione mi hanno appannato lo sguardo. Non mi succede molto spesso, sia per l'età che preserva da banali meraviglie, sia per poesie troppo diffuse e per questo prive dello stupore della prima volta.

Tutti noi abbiamo ascoltato e apprezzato la canzone di Fausto Leali: Angeli neri, ma pochi di noi conoscono il testo intero e soprattutto l'autore di questa bella poesia:  si tratta di Andrés Eloy Blanco, poeta argentino, appartenente al gruppo venezuelano della generazione del '68, che scrisse questo testo  pubblicato nel 1958, 
Questa poesia si può ben considerare un inno contro la discriminazione razziale. E' molto conosciuta in tutti i paesi di lingua spagnola e il testo fu musicato da Manuel Alvarez Renterìa in un ritmo di bolero. Il cantante che ne interpretò lo spirito fu Manuel Infante e successivamente Antonio Machìn.
Canzone in lingia originale qui
Riporto qui il testo in lingua spagnola e la traduzione in italiano

Píntame angelitos negros 

di Andrés Eloy Blanco


¡Ah mundo! La negra Juana,
¡la mano que le pasó!
Se le murió su negrito,
sí, señor.

—Ay, compadrito del alma,
¡Tan sano que estaba el negro!
Yo no le acataba el pliegue,
yo no le miraba el hueso;
como yo me enflaquecía,
lo medía con mi cuerpo,
se me iba poniendo flaco
como yo me iba poniendo.
se me murió mi negrito;
dios lo tendría dispuesto;
ya lo tendrá colocao
como angelito de Cielo.
—Desengáñese, comadre,
que no hay angelitos negros.
Pintor de santos de alcoba,
pintor sin tierra en el pecho,
que cuando pintas tus santos
no te acuerdas de tu pueblo,
que cuando pintas tus Vírgenes
pintas angelitos bellos,
pero nunca te acordaste
de pintar un ángel negro.
Pintor nacido en mi tierra,
con el pincel extranjero,
pintor que sigues el rumbo
de tantos pintores viejos,
aunque la Virgen sea blanca,
píntame angelitos negros.
¿No hay un pintor que pintara
angelitos de mi pueblo?
Yo quiero angelitos blancos
con angelitos morenos.
Ángel de buena familia
no basta para mi cielo.
Si queda un pintor de santos,
si queda un pintor de cielos,
que haga el cielo de mi tierra,
con los tonos de mi pueblo,
con su ángel de perla fina,
con su ángel de medio pelo,
con sus ángeles catires,
con sus ángeles morenos,
con sus angelitos blancos,
con sus angelitos indios,
con sus angelitos negro,
que vayan comiendo mango
por las barriadas del cielo.


Traduzione

Ah! mondo, la nera Giovanna
ha avuto un brutto destino!
Il suo bimbo nero è morto.
Sì, signore.

-Ah, compare dell'anima,
così integro era il mio corpo nero!
Io non ho visto nel mio corpo 
i segni del disfacimento!
L'ho protetto col mio corpo,
ma mi stavo indebolendo,
mi stavo ammalando,
il mio bambino mi è morto!
Dio lo ha voluto con sé
e lo ha posto nel cielo
come un angelo.

-Non illuderti, comare,
ché non ci sono angeli neri!

Pittore di santi di camere da letto,
pittori di gente ricca e nobile,
quando dipingi i tuoi santi
non ti ricordi del tuo popolo,
quando dipingi le tue vergini,
dipingi angeli belli,
però non ti sei ricordato 
di dipingere angeli neri.

Non c'è un pittore che ha dipinto
angeli della mia terra?
Io voglio che ci siano angeli bianchi 
ma anche angeli neri.
Gli angeli di famiglie ricche
non sono sufficienti per il mio cielo.
Se rimane un pittore di santi,
se c'è un pittore del paradiso,
lasciagli dipingere il paradiso
con i colori della mia terra,
con i colori del mio popolo,
con i suoi angeli di perle,
con i suoi angeli dai capelli corti,
con i capelli biondi,
con i capelli scuri,
con i suoi angeli indios,
con i suoi angeli neri,
che vanno mangiando manghi
nelle strade del paradiso.

3 commenti:

  1. Andrés Eloy Blan I e un poeta scrittore umorista e politico Venezuelano. Non Argentino. E nato a Cumana Venezuela ed è morto in Città del México

    RispondiElimina
  2. Buona sera a tutti, io sono laureata in lettere e del Venezuela come in nostro poeta venezuelano Andres Eloy Blanco. Veramente , il poeta non ha scritto il poema per problemi razzisti perché anche si lui era una persona studiata, un grande diplomatico, da molto tempo, paesi come il Venezuela, che li aperto le braccia alla emigrazione. La storia e che dopo d'essere stato all'estero, il poeta sa che il figlio di una cara amica è morto... la poesia e un fiore di sentimento e anche motivata da una ricerca sociale perché lui era un politico democratica,intellettuale dell'epoca. #erikareginato

    RispondiElimina