Proprio l’altro giorno, recandomi
al Centro Fisioterapico Sardo in via Sant’Antonio a Quartu Sant’Elena, ho
notato uno strano odore non certo gradevole all’interno del cortiletto
prospiciente l’ingresso.
Essendo il centro una struttura
medico-sanitaria, nella mia qualità di utente, ne ho chiesto conto al
personale. La risposta è stata tanto
immediata quanto devastante per me in quanto utente, ma soprattutto in quanto
cittadina ormai quarantennale di questa citta di Quartu: quell’odore
terribile che aleggia all’ingresso della
struttura , mi è stata detto, proviene dagli escrementi di un consistente
numero di gatti che alberga a buon diritto nell’angolo tra la via Sant’Antonio
e la via Olanda, proprio di fronte all’ingresso laterale del centro
fisioterapico.
Ora i lettori potranno pensare
che, l’autrice di questo articolo, nella fattispecie la sottoscritta, abbia
commesso un errore formale e lessicale usando l’espressione “a buon
diritto”.
Ecco, vorrei rassicurarvi che
tale espressione non è il frutto del mio forse esagerato sdegno. No! Lo
stazionamento dei gatti è proprio suggellato e sancito dalle autorità
municipali con tanto di cartello che autorizza la “colonia felina” istituita a
ridosso della strada, esattamente sul marciapiede, come si può vedere dalle
foto qui di seguito riportate.
A questo punto una sola
riflessione: ma è proprio possibile che l’amore per gli animali induca un nutrito
gruppo di gattare/i a richiedere l’intervento delle autorità cittadine a riconoscere con atto pubblico la stazione –albergo per gatti? Ma, cosa ancora più incredibile, che
il comune abbia riconosciuto la legittimità di tale richiesca e abbia sancito la cosa con tanto di cartello pubblico?
Io capisco l’amore per gli
animali, io stessa sono stata proprietaria di una meravigliosa
gattina che ho pianto a calde lacrime quando mi ha lasciato per morte naturale,
ma francamente non mi sono mai sognata di appestare il mio condominio e i miei
simili con i suoi escrementi lasciati all’aperto a lode e gloria della suddetta
gattina.
Credo che bisognerebbe
ridimensionare i rapporti che regolano il vivere civile in una comunità
organizzata. E questo è compito delle autorità comunali alle quali noi cittadini
demandiamo, col nostro voto, il compito arduo dell’amministrazione pubblica.
Credo che le autorità dovrebbero attivare un ferreo servizio di controllo
affinché gli amanti degli animali non facciano debordare il loro amore a tal
punto da arrivare al disprezzo totale dei propri simili, non curando tutti
quegli aspetti degli obblighi che un proprietario di un animale deve e a tutta
la comunità in cui egli stesso vive: farsi carico degli escrementi dei propri animali e tenerli sotto controllo
sempre, meglio se a casa propria. Non sarebbe male, ad esempio, un servizio di vigilanza pubblica che controlli che tutti coloro che portano a spasso con aria giuliva e festosa i loro cani, siano regolarmente muniti di paletta e sacchetto per la raccolta degli escrementi.
Non si spiegherebbero così le
quantità veramente oscene, lasciate in tutti i marciapiedi della
città, di deiezioni organiche che allietano con i loro effluvi tutti noi cittadini. Tutti i giorni.
Domeniche comprese.
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