sabato 20 agosto 2016

Scrivere poesia è rappresentare gli eventi così da far scomparire il presente




L'arte vera del poeta è in grado di rappresentare gli eventi in modo così veritiero
che il lettore ha l'impressione di vedere scomparire il presente e tutto ciò che lo circonda e non solo sente di trovarsi di fronte a un'opera d'arte, ma resta talmente colpito dalla sua chiara naturalezza che dimentica persino di avere a che fare con una creazione artistica e partecipa all'evento in prima persona. Il lettore si comporta come quell'uomo che, osservando in una scatola ottica uno splendido paesaggio, si addentrò in esso a tal punto da credere di sentire il profumo dei fiori e il leggero stormire delle foglie. Non dovrà avere vergogna, quest'uomo, se mille altri guardando nella scatola ottica non vedranno che un'immagine. Ogni opera d'arte deve trovare chi la sappia osservare e deve essere giudicata secondo il proprio criterio. C'è chi si avvicina a un'opera d'arte con l'intenzione di giudicarla. È questa un'impresa sciocca in quanto, proprio sforzandosi di ragionareimmediatamente su tutto quanto si percepisce, ci si sottrae alla magia che ci sta per afferrare e il nostro giudizio finisce per diventare freddo. Ma le opere d'arte non sono che due tipi: quelle che ci avvincono e ci coinvolgono e quelle che, nonostante le critiche positive e gli elogi, non suscitano nessuna eco nel nostro animo. Solo quelle del primo tipo meritano di essere considerate vere opere d'arte, le altre lo sono soltanto di nome. 

Rainer Maria Rilke
Tutti gli scritti sull'arte e sulla letteratura
Il viandante. Sviluppo delle idee e significato della poesia goethiana
a cura di Elena Polledri
Bompiani - Il Pensiero Occidentale 2008


Tratto dal blog di Elena Petrassi "Frammenti del tredicesimo mese" in


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